Data di pubblicazione:
29 maggio 2004
Milano. Divieto sbagliato, il quartiere ringrazia e paga
Fonte:
Libero
Regione:
Lombardia
Sarebbe bastato un sacco nero, per coprirlo momentaneamente. Oppure due giorni, il tempo di inviare una squadra di operai e spostarlo. Invece, il cartello di divieto di sosta collocato di fronte al numero 15 di viale Caldara è al suo posto da ormai un mese. E, per colpa sua, centinaia di residenti stanno prendendo multe senza averne colpa. L'inghippo sta tutto nei numeri. Chi abita nel quartiere, infatti, e ha ottenuto il pass per parcheggiare sulle strisce gialle della zona, sul contrassegno ha un bel 5, a indentificare il cosiddetto "sottoambito" dove hanno diritto di lasciare l'auto senza incorrere in sanzioni. Il cartello di divieto, invece, indica un 6. E così sono settimane che gli ausiliari della sosta, confrontando il numero scritto sui pass esposti sui veicoli dei residenti con quello stampato sul cartello, pensano di cogliere in fallo gli automobilisti e, diligentemente, provvedono a mu l t a rl i . «Da un mese continuiamo a ricevere persone della zona che vengono a lamentarsi di aver preso una multa non giusta -dice Roberto Miglio, delegato Rsu del Comune di Milano -. Abbiamo subito provveduto a informare Palazzo Marino dell'errore, abbiamo inviato almeno tre fax chiedendo di cambiare il cartello, ma dopo un mese è ancora lì. E i residenti continuano a lamentarsi, anzi se la prendono ancora di più con i vigili di quartiere perché pensano che siano loro a non essersi interessati del problema che li affligge. Invece questo è il classico caso che vale come esempio per tutte le volte in cui noi segnaliamo al Comune qualche cosa, da un'auto ab- bandonata a una moto in mezzo alla strada, e regolarmente suc- cede che restiamo inascoltati per mesi». A Palazzo Marino, infatti, pare che la situazione non sia nota: «Non ne sapevo nulla - dice Giorgio Goggi, assessore al Traffico -, è difficile che io sia informato su tutti i cartelli che si trovano sparsi per la città. Non so se la comunicazione dei vigili sia giunta agli uffici giusti, io comunque non ne sapevo nulla. In ogni caso, andremo a fare un sopralluogo in viale Caldera al più presto, innanzi tutto per vedere se davvero il cartello è sbagliato come dico no. A volte, infatti, si scopre poi che i car telli sono scritti in modo corretto, ma che qualcuno li ha male interpretati». Cade dalle nuvole anche il presidente del consiglio di zona 1, Michele Clerici: «Ne ho sen- tito parlare in consiglio soltanto questa settimana, è stato un rappresentante dell'opposizione a toccare l'argomento ma non ricordo chi, purtroppo avevamo molte questioni all'ordine del giorno e non abbiamo avuto il tempo di discuterne. A questo punto, vorrà dire che lunedì chiamerò in Comune». Chi ha portato alla luce il problema nel consiglio di zona è Filippo Maraffi, rappresentante di Rifondazione Comunista, che, sulla sua pelle, ha vissuto più volte casi di multe errate. «Nella zona 1 - dice - ci sono stati altri episodi di questo genere. E non mi meraviglio che il Comune, dopo un mese, ancora non abbia provveduto a risolvere la situazione. In fondo, a volte anche per gli ausiliari della sosta è difficile capire come comportarsi, non sono vigili e non conoscono tutto il codice. E comunque tutti possono sbagliare. Ma allora, se, com'è normale che sia in una città come Milano, il Comune non riesce a garantire la perfezione nel proprio operato, dovrebbe fare in modo di dimostrarsi più indulgente anche con i cittadini». Ai residenti a cui sono state appioppate le multe "errate" toccherà una spiacevole trafila burocratica: «Dopo aver ricevuto la notifica a casaspiega Miglio - dovranno recarsi dai vigili in via Bezzecca 20 e farsi rilasciare una certificazione che attesti che sono regolarmente in possesso del pass residenti e che hanno parcheggiato in quel punto». Poi, dovranno andare all'ufficio di via Rugabella e presentare il ricorso al prefetto. «Noi, infatti, da che gli ausiliari sono gestiti da Atm, non possiamo più annul- lare le multe - continua Miglio -. Con il risultato che i cittadini perdono molto tempo in più».
I NUMERI Ogni anno tre milioni di contravvenzioni
Quanti sono Gli ausiliari della sosta che controllano le strade di Milano sono circa duecento. Gli agenti della Polizia locale al lavoro in città, invece, sono 3300. Le multe degli ausiliari In un anno gli ausiliari della sosta staccano, in media, 250mila verbali. Secondo Roberto Miglio, rappresentante Rsu del Comune di Milano, da quando sono passati sotto la gestione di Atm sarebbero "invitati" a comminare ogni giorno almeno una ventina di multe I verbali totali Ogni anno sono circa 3 milioni le contravvenzioni (comprese quelle per divieto di sosta e quelle assegnate attraverso le telecamere) che vengono emesse in tutto il territorio comunale
I NUMERI Ogni anno tre milioni di contravvenzioni
Quanti sono Gli ausiliari della sosta che controllano le strade di Milano sono circa duecento. Gli agenti della Polizia locale al lavoro in città, invece, sono 3300. Le multe degli ausiliari In un anno gli ausiliari della sosta staccano, in media, 250mila verbali. Secondo Roberto Miglio, rappresentante Rsu del Comune di Milano, da quando sono passati sotto la gestione di Atm sarebbero "invitati" a comminare ogni giorno almeno una ventina di multe I verbali totali Ogni anno sono circa 3 milioni le contravvenzioni (comprese quelle per divieto di sosta e quelle assegnate attraverso le telecamere) che vengono emesse in tutto il territorio comunale
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